- 1 La dimensione del monitor per PC si misura in pollici
- 2 Proporzioni e bande nere
- 3 Come ottenere la visualizzazione ideale
- 4 La distanza dal monitor
- 5 I monitor Ultra Wide
- 6 Dimensione e risoluzione adatte
- 7 Termini da conoscere per scegliere meglio la dimensione del monitor
- 8 Suggerimenti e prezzi medi
La scelta della dimensione del monitor di un computer è sempre stata oggetto di dibattiti. La maggior parte delle persone pensano che più un monitor sia grande meglio è, ma in realtà non è così. Sono molte le variabili che vanno tenute in considerazione per scegliere la dimensione e le prime sono la distanza dagli occhi e l’ampiezza dell’ambiente in cui andrà collocato. È ovvio che un monitor da scrivania non dovrà avere le stesse dimensioni di un monitor TV messo in salotto.
A parte questo, la grandezza va calcolata in base alla risoluzione, al tempo di permanenza di fronte al PC, all’uso che ne verrà fatto, se per la grafica, il gaming, semplici applicazioni office, eccetera. In questa guida verrà fornita qualche dritta per fare l’acquisto giusto coniugando prezzo e qualità.
La dimensione del monitor per PC si misura in pollici
Sono poche le persone che non hanno capito che la dimensione degli schermi si misura in pollici. Si tratta di un valore che corrisponde a 2,54 cm ed è la diagonale del monitor, quindi la distanza che c’è da un angolo all’altro.
La dimensione del monitor è data anche dal formato, che indica la larghezza e l’altezza dello schermo.
Per ottenere la migliore visione, bisogna calibrare lo schermo del PC, operazione fattibile con i semplici strumenti a disposizione nel software della scheda video.
Tornando alle dimensioni del monitor, se un pollice corrisponde a 2,54 cm, un monitor in formato Full HD di 22 pollici, sarà lungo 18 pollici e alto 10 pollici. Si tratta di 180 pollici quadrati che, trasformati nella misura che usiamo in Europa, diventano 457,2 cm².
I formati più comuni dei monitor sono 4:3 o 16:9. Il primo tipo veniva usato fino a non molti anni fa, ma recentemente si sta optando quasi esclusivamente per il 16:9. Vi sono molti altri tipi di rapporti poco usati e poco conosciuti, ma è interessante sapere gli usi migliori per i quali sono stati progettati.
Il formato, o rapporto, o rapporto d’aspetto, è quello che c’è tra la lunghezza e l’altezza dell’immagine: nel caso del 16:9, 16 sarà la lunghezza e 9 l’altezza dello schermo.
Le barre che si vedono nei film sopra e sotto all’immagine sono dovute al fatto che il video è stato progettato per il cinema e vengono trasmesse da uno schermo diverso. Recentemente è uscita sul mercato una dimensione del monitor con rapporto 21:9, ma per il momento non è molto diffusa.
Proporzioni e bande nere
Grazie alla tabella che segue sarà possibile capire quali sono gli usi migliori basati sulle proporzioni e la dimensione del monitor. Sono elencati quasi tutti, però quelli che si trovano attualmente sul mercato sono sostanzialmente tre: 4:3, 16:9 e 21:9.
Nonostante nel mercato consumer sia caduto in disuso, nell’ambito della grafica professionale e della fotografia il formato ancora usato è 4:3, mentre per monitor e TV ad alta definizione è 16:9. Poco diffuso, ma in espansione, il formato 21:9, ideale per gli amanti del cinema, dei videogiochi realistici e degli schermi molto ampi.
Proporzioni | Uso | Tipo di periferica |
---|---|---|
4:3 | Standard | Vecchi monitor e professionisti |
16:9 | HD | Alta definizione |
21:9 | Cinema | Poco diffuso in mega TV |
15:9 | Raro | Consolle Nintendo |
5:4 | In disuso | Monitor 1280 x 1024 |
15:10 | Recente | Surface Pro e Chromebook |
16:10 | Recente | PC Widescreen e Tablet |
Nel capitolo precedente abbiamo parlato di calibrazione del monitor ed è proprio a causa di essa che si vedono delle bande nere ai lati del video. Sono il rapporto d’aspetto, ossia la proporzione e la dimensione del monitor a creare quelle che in gergo tecnico si definiscono Letterbox.
I parametri elencati nella tabella sono legati alla dimensione dello schermo e alla risoluzione del video, perciò le bande nere si possono eliminare mediante la calibrazione del monitor.
In tutti esiste questa possibilità, così come nelle televisioni e nei monitor TV. Basta agire sui settaggi per rendere l’immagine perfettamente aderente alla dimensione dello schermo, senza nessuna fascia nera laterale.
Il mondo è vario e ci sono persone che preferiscono vedere un po’ di strisce nere superiori e monitor che nascono in questo modo appositamente per rendere maggiormente l’idea del Wide Cinema.
Come ottenere la visualizzazione ideale
A seconda della dimensione del monitor, è possibile calibrarlo agendo sui settaggi del computer per rendere la visualizzazione migliore. Con PC Windows dipende dalle versioni, quasi sempre basta cliccare col tasto destro del mouse in un qualsiasi punto vuoto del desktop che compare un popup con la voce Risoluzione dello schermo.
In alternativa bisogna andare nel Pannello di Controllo dove ci sarà l’icona dello schermo.
La procedura può essere diversa a seconda della scheda video che si utilizza, la quale può essere fornita di software appositi per calibrare con precisione un maggior numero di settaggi. Ad ogni modo, una volta arrivati finalmente alla possibilità di modificare la risoluzione, va regolata in base alla dimensione del monitor.
Nelle impostazioni avanzate o tramite il software della scheda video, si possono gestire anche i colori ed è consigliabile tararli in base ai suggerimenti preimpostati. Il sistema operativo riconosce lo schermo e propone un numero di colori adeguato.
Per gli ultimi usciti generalmente è 16,8 milioni, ovvero 32 bit. Senza scendere in particolari troppo tecnici, basta andare sul sito Microsoft dove c’è una tabella con alcune risoluzioni suggerite che riportiamo qui di seguito.
L’unità di misura della risoluzione è il Pixel e la tabella fa riferimento ai comuni monitor LCD piatti.
Tipo di monitor | Risoluzione ideale |
---|---|
Portatili 13-15 pollici standard | 1400 × 1050 |
Portatili 13-15 pollici widescreen | 1280 × 800 |
Portatili 17 pollici widescreen | 1680 × 1050 |
Monitor LCD 19 pollici standard | 1280 × 1024 |
Monitor LCD 20-22 pollici standard | 1600 × 1200 |
Monitor LCD 20-22 pollici widescreen | 1680 × 1050 |
Monitor LCD 24 pollici widescreen | 1920 × 1200 |
La distanza dal monitor
Per scegliere la dimensione del monitor giusta bisogna considerare la distanza dalla quale verrà guardato. È un aspetto molto importante e da non sottovalutare, soprattutto per chi ci trascorre davanti molte ore.
Non fa certamente bene alla vista rimanere troppo tempo con gli occhi fissi su uno schermo, soprattutto se non è di qualità eccellente e calibrato nella maniera opportuna.
Negli ambienti di lavoro la legge prevede che chi si occupa di rimanere tutto il giorno di fronte a un terminale debba fare una pausa di un quarto d’ora ogni due ore. Per chiunque il suggerimento è che quando comincia a far male la testa o si sente un po’ di nausea, bisogna staccarsi immediatamente dallo schermo e fare qualcos’altro o rimanere ad occhi chiusi per un po’.
Vi sono persone che trascorrono ore e ore davanti al computer a giocare e questo è sicuramente poco salutare. Per chi lavora o comunque si trova seduto di fronte ad una scrivania, la distanza minima consigliabile da un monitor di 19 pollici sono 50 cm.
Gli schermi che oggi maggiormente si vedono sugli scaffali dei grandi magazzini o su Internet hanno almeno 19 pollici, ma sono più comuni quelli da 21 e 24 pollici. Un modello da 23 pollici è un compromesso ideale sia per lavorare ad una scrivania che per giocare o vedere film, ma la distanza dovrà essere superiore, altrimenti la vista si affaticherà in poco tempo.
La dimensione del monitor deve essere proporzionale all’ambiente e alla distanza di visione.
Se uno schermo di 23 pollici viene tenuto sulla scrivania bisogna rimanere lontani da un minimo di 50 cm a 1 metro. Ovviamente la distanza aumenta se la dimensione del monitor è maggiore, ma la regola universale è sempre quella di non rimanerci troppo a lungo e troppo vicino.
I monitor Ultra Wide
I monitor Ultra Wide sono gli ultimissimi usciti sul mercato e, come dice il termine stesso, sono ultra ampi. Il loro formato è di 21:9 o 21:10 e si possono usare esclusivamente per il cinema ad alta risoluzione o il gaming professionale. Sono il top della gamma che si può trovare al momento in commercio ed ovviamente sono costosissimi.
Bisogna avere un ambiente molto grande per riuscire a godere appieno della visione di uno schermo del genere, ma non solo. Ci vuole un computer sufficientemente potente e una scheda video superlativa per riuscire a gestire tutti i settaggi in maniera da avere una visione perfetta.
L’ultima frontiera dei monitor sono quelli curvi, molto spesso Ultra Wide, che offrono un coinvolgimento nel gioco totale. Sono estremamente comodi perché l’immagine avvolgente e la dimensione del monitor consentono di non ruotare troppo spesso la testa e ci si sente totalmente immersi nell’ambiente.
Hanno dimensioni medie di 27 o 32 pollici e ultimamente, grazie alla diffusione che stanno avendo, i prezzi sono calati. Un monitor curvo di 27 pollici Ultra Wide si può comprare con meno di 300 euro.
Bisogna sottolineare che i prezzi non scendono o si alzano solo in base alle dimensioni in pollici degli schermi, ma sono legati a molte altre variabili specificate nelle descrizioni tecniche.
Dimensione e risoluzione adatte
Per fare un po’ di chiarezza sui termini tecnici che identificano la dimensione del monitor ed altre caratteristiche, cominciano a capire che cos’è un Pixel. La risoluzione rappresenta la quantità di pixel di cui dispone il monitor: un pixel è un quadratino dello schermo che costruisce l’immagine.
Più pixel ci sono più l’immagine sarà definita. Al momento le risoluzioni che vanno per la maggiore sono Full HD e 4K. 4K significa quattro volte Full HD. Full HD ha una risoluzione di 1920 x 1080 pixel e a volte questo termine viene indicato come 1080p o 1080i.
P significa progressiva e I interlacciata. La risoluzione progressiva offre migliore qualità perché è più fluida e dettagliata. La risoluzione va scelta in proporzione alla dimensione del monitor: non serve a nulla avere una risoluzione elevata per monitor piccoli oppure bassa per monitor grandi.
Nel primo caso parte delle immagini non verranno viste e nel secondo saranno sgranate. Una regola di massima è aumentare la risoluzione all’aumentare della dimensione del monitor.
Sono valori indicativi, ma bisogna orientarsi su questi per riuscire ad avere una bella immagine che dia soddisfazioni durante la visione di un film o un videogioco. È indispensabile anche rimanere a proprio agio a lavorare tante ore davanti a un terminale senza avere mal di testa o nausea.
Termini da conoscere per scegliere meglio la dimensione del monitor
Vi sono alcuni termini tecnici che è bene conoscere per poter scegliere la dimensione del monitor adatto alle proprie esigenze. Nelle caratteristiche degli schermi è quasi sempre indicato il tempo di risposta, un altro valore fondamentale che si misura millisecondi.
Il tempo di risposta è la somma del tempo tra l’accensione e lo spegnimento di un pixel. Quando l’intervallo di tempo è lungo le immagini saranno strascicate e dunque molto fastidiose a vedersi.
Il tempo di risposta deve essere più basso possibile e oggi tutti i monitor in commercio hanno tempi di risposta inferiori ai 7-8 ms. Un tempo di risposta di 5 ms coniuga qualità e prezzo e si adatta più o meno a tutte le necessità.
Questo valore è inversamente proporzionale al tempo ma, a seconda delle esigenze, non è fondamentale. Un tempo di risposta di 1 ms non servirà a nulla in un monitor da 19 pollici usato per programmi di videoscrittura. I gamer incalliti si divertiranno poco senza uno schermo con un tempo di risposta di 1 o 2 ms e dimensione superiore a 24 pollici.
La frequenza di aggiornamento, spesso chiamata Refresh Rate, è il numero di volte in cui viene formata tutta l’immagine in un secondo sullo schermo ed è un valore che si esprime in Hertz. Un monitor da 60 Hertz avrà un’immagine ridisegnata completamente 60 volte in un secondo.
Maggiore è la frequenza di aggiornamento migliore saranno la nitidezza e la fluidità dell’immagine. Questo valore deve essere bilanciato al tempo di risposta perché entrambi agiscono sulla modifica dei pixel.
Altro valore da considerare è il valore della luminosità, che si può regolare anche dallo schermo. Meglio sceglierlo elevato, così come il contrasto, che è la differenza di luminosità tra colori scuri e colori chiari e si può settare tramite le impostazioni del computer.
Il valore ottimale del contrasto è 1000:1, che è quello nativo, mentre valori superiori si riferiscono al contrasto simulato. Più alto è questo valore maggiore sarà la differenza tra i colori chiari e i colori scuri, dunque la nitidezza delle immagini sarà migliore.
Suggerimenti e prezzi medi
Dopo aver fatto un’ampia panoramica sulle varie caratteristiche per distinguere uno schermo di buona qualità, vediamo come scegliere la dimensione del monitor spendendo il giusto. Naturalmente, anche come sottolineato in precedenza, non bisogna optare per oggetti scadenti, soprattutto per motivi di salute.
Senza spendere troppe parole, dal momento che il mercato in questo settore è estremamente variabile, ecco una tabella che schematizza caratteristiche e prezzi medi dei prodotti migliori attualmente in commercio.
Dimensione | Tipo | Uso | Prezzo medio |
---|---|---|---|
42″ | Piatto 1920 x 1080 Full HD Tempo di Risposta 8 ms | Gaming, Video | 1.800 € |
38″ | Curvo 3840 x 1600 4K Ultra HD Tempo di Risposta 5 ms | Gaming, Video | 1.500 € |
32″ | Piatto 2560 x 1440 2K Full HD Tempo di Risposta 4 ms | Gaming, Video | 650 € |
27″ | Piatto 1920 x 1080 Full HD Tempo di Risposta 5 ms | Gaming, Generico | 270 € |
24″ | Piatto 1920 x 1080 Full HD Tempo di Risposta 1 ms | Gaming, Video | 300 € |
19″ | Piatto 1280 x 1024 Tempo di Risposta 5 ms Rapporto 5:4 | Generico, Ufficio | 160 € |