- 1 Monitor per grafica e disegno tecnico: quanto costano?
- 2 Quali pannelli scegliere?
- 3 Polliciaggio e aspect ratio
- 4 Il contrasto
- 5 La risoluzione
- 6 Il display
- 7 Input video
- 8 La regolabilità
- 9 I prodotti
Se la grafica vi appassiona o fate un uso professionale dei principali programmi CAD, allora avrete di certo bisogno di uno schermo all’altezza. Di seguito cercheremo di fornire alcuni utili consigli alla scelta del miglior monitor per pc adatti alla grafica e al disegno tecnico.
Inutile dire che per gli esperti del settore una delle caratteristiche fondamentali, da tenere sempre in considerazione, è la resa dei colori. Inoltre, è di vitale importanza avere sott’occhio tutte le ultime novità. Ad esempio, per questa tipologia d’utilizzo, una scelta suggerita è un monitor 4K Ultra HD. Ma i prodotti sul mercato sono vari e diversificati, non solo per specifiche tecniche, ma anche per fascia di prezzo. Solo una cosa: ricordate di non guardare troppo ai costi e di scegliere un prodotto adeguato alle vostre necessità.
Monitor per grafica e disegno tecnico: quanto costano?
La prima cosa da sapere è che esistono schermi diversi per uso diverso, e i prezzi sono molto variabili. Infatti, uso professione e semplice intrattenimento sono le prime due categorie da tenere in considerazione. Se siete ingegneri, architetti, illustratori o graphic designer vi consigliamo di non comprare uno schermo troppo economico. A chi, invece, si ritiene un semplice appassionato di software come Photoshop, Autocad o Illustrator suggeriamo di spendere un po’ di meno. Senza rinunciare alla qualità, ovviamente!
I costi sono i più vari: si va da una fascia di prezzo bassa e medio-bassa, tra i 150 e i 500 euro circa, a una sensibilmente più alta. A prescindere dai costi, affidatevi sempre ai prodotti più conosciuti e ai marchi che possono garantire un’ottima qualità dell’immagine. Non lasciatevi incantare da super offerte! Operate scelte intelligenti e sempre funzionali all’impiego che volete farne.
Qui sotto trovate uno schema esplicativo dei possibili costi:
Fasce di prezzo | Costi medi |
---|---|
Fascia bassa | dai 100 ai 200 euro |
Fascia medio-bassa | dai 250 ai 500 euro |
Fascia medio-alta | dai 500 ai 1.000 euro |
Fascia alta | superiore ai 1.000 euro |
Quali pannelli scegliere?
Nella scelta del vostro monitor assicuratevi di considerare tutte le specifiche adatte all’uso grafico o al disegno tecnico. Sapere che sul mercato gran parte dei display in commercio è LCD non è cosa di poco conto. Inoltre, potrete scegliere tra 3 tipologie di pannello a cristalli liquidi.
A nostro avviso, i pannelli IPS e VA sono i migliori sul mercato, ma abbiamo una leggera preferenza verso gli IPS (In Plan Switching). Infatti, questi ultimi hanno a loro vantaggio l’ottima resa dei colori, oltre che un’angolo di visione migliore degli altri e dei costi non eccessivi. Difetti? Be’, non ha i tempi di risposta di uno schermo TN (Twisted Nematic) o VA (Vertical Alignment).
Ci teniamo a puntualizzare: il VA è molto consigliato per programmi di progettazione grafica e software CAD perché ha incredibili tempi di risposta. Altrettanto vero è che la perdita di cromatura è molto più visibile rispetto a un IPS. Insomma, per essere ancora più precisi: per i software CAD consigliamo un monitor VA, mentre per grafici e chi ha a che fare più con le immagini, uno schermo IPS.
Di seguito trovate uno schema dei vantaggi e svantaggi dei 3 pannelli:
Tipo di pannello | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|
TN (Twisted Nematic) | Costi contenuti; eccellenti tempi di risposta | Resa cromatica pessima |
IPS (In Plan Switching) | Resa cromatica eccellente | Costi elevati |
VA (Vertical Alignment) | Eccellenti tempi di risposta | Resa cromatica media; costi medio alti |
Tra gli svantaggi sono indicati anche i monitor con costi più elevati o medio-alti. Pur non essendo veri e propri svantaggi, vi suggeriamo di fare un investimento oculato e dare uno sguardo anche a queste informazioni.
Polliciaggio e aspect ratio
Cosa importante: le dimensioni. Non scendete sotto i 24″. Scegliere un monitor con polliciaggio basso spesso comporta difficoltà nel lavorare con programmi così specifici come AutoCAD. Lo stesso Photoshop richiede una visuale più ampia: sarebbe indicato puntare su un monitor anche superiore ai 26″. Comunque non c’è da preoccuparsi: ovunque voi decidiate di acquistare il vostro display, avrete la possibilità di scegliere tra un’infinita gamma di prodotti.
Altro aspetto da sottolineare è l’aspect ratio (o DAR), ovvero il rapporto matematico tra larghezza e altezza di un dato schermo. Avrete sentito parlare del formato 16:9, vero? Eppure per software come quelli citati sopra consigliamo di spendere un po’ di più e comprare un monitor in formato 21:9. Gestite le risorse e valutate bene: ce ne sono davvero per tutti!
Il contrasto
Ed eccoci al punto cruciale, ovvero capire che cosa è il rapporto di contrasto. Per chi opera costantemente con immagini o programmi ingegneristico-architettonici, sarà fondamentale dare uno sguardo a questo valore numerico. Il rapporto di contrasto, infatti, così come l’aspect ratio, è un rapporto matematico e indica, rispetto al nero, la luminosità del bianco.
In una periferica adibita a uso professionale è indispensabile controllare il valore di questo rapporto. Infatti, può capitare che nelle specifiche tecniche di uno schermo sia indicato non il valore statico, ma quello dinamico. E a noi interessa il valore statico. Questo perché il calibro statico indica realmente la qualità del display, mentre quello dinamico non esplica la vera resa cromatica delle immagini.
Ecco perché è sempre utile prestare attenzione a tutte le caratteristiche di un monitor, soprattutto se si è messo in conto di spendere un po’ di più. Inoltre, ricordatevi di verificare che il rapporto di contrasto non risponda a un valore troppo elevato. Se eccessivamente alto, infatti, i bianchi potrebbero essere troppo luminosi così come i neri troppo scuri.
La risoluzione
Decidere le dimensioni del monitor senza tener conto della risoluzione non è proprio una mossa intelligente, tant’è che spesso questi due valori vanno di pari passo. Chi è pratico di questi software conosce la serietà di questa scelta. Con programmi simili a Lightroom, in cui si necessita di un ottima resa delle immagini, suggeriamo di acquistare un Ultrawide. Oltre al rapporto d’aspetto a 21:9, infatti, ha una risoluzione orizzontale che può arrivare fino a 2560 pixel contro i classici 2160 dell’UHD.
Ovviamente avrete l’opportunità di scegliere la risoluzione che più si confà ai vostri bisogni. Qui trovate i tre modelli principali con relative dimensioni consigliate:
- Full HD (1920 x 1080): è un Full High Definition, anche noto come 1080 p. Dimensioni suggerite: dai 24″ a salire;
- Quad HD (2560 x 1440): è un Quad High Definition, anche noto come 1440 p. Dimensioni suggerite: dai 27″ a salire;
- Ultra HD (3820 x 2160): è un Ultra High Definition, anche noto come UHD o 2160 p. Dimensioni suggerite: dai 29″ a salire.
Il display
Siamo arrivati a quello che ci piace chiamare “tocco di classe”, ovvero la scelta del display. Sul mercato, escluse le nuove tecnologie Oled, ne esistono due tipi: opaco e lucido. Se per l’intrattenimento, e quindi la visione di film, serie tv e quant’altro, si consiglia uno schermo lucido, per uso professionale suggeriamo un monitor opaco.
Grazie all’effetto opaco potrete lavorare comodamente senza essere disturbati dai fastidiosi riflessi che contraddistinguono un display lucido. Scegliendo un IPS avrete già un’impeccabile resa dei colori e, dunque, potrebbe essere controproducente aggiungerci la lucidità dello schermo. Difatti, uno schermo lucido accentua troppo i colori, oltre ad affaticare maggiormente la vista.
Un monitor opaco, invece, oltre a stancare meno gli occhi, con la sua misurata resa cromatica, è adatto sia al photo editing che al disegno tecnico. Mettiamo il caso che vogliate stampare i vostri progetti. Con una periferica opaca i colori sullo schermo saranno di gran lunga più fedeli alla stampa rispetto a uno lucido. Insomma, optate per quello che fa più al caso vostro; la scelta è sconfinata!
Input video
Volete creare una workstation CAD perfetta? Allora tutelate i vostri interessi e verificate la presenza di porte/ingressi video. Più ce ne sono, meglio è! I più comuni sono gli ingressi DVI e HDMI, ma le periferiche meno costose tendono ad averne decisamente di meno. Forse, l’unico input che è possibile evitare è quello VGA dal momento che il suo utilizzo è divenuto sempre più raro.
In ogni caso, qui sotto, trovate una lista completa di tutti gli ingressi da controllare prima dell’acquisto del display:
- DisplayPort
- Mini DisplayPort
- Dual-link DVI
- DVI-I
- HDMI
- VGA
La ciliegina sulla torta? Una porta USB e una per schede SD. Solo così la vostra postazione di lavoro sarà davvero completa!
La regolabilità
Se non siete stanchi di essere viziati allora leggete qui perché siamo arrivati a una componente essenziale. Per un utente CAD, così come per un esperto di grafica, regolare il monitor può essere un prerequisito fondamentale. In commercio esistono per lo più schermi con inclinazione regolabile. Ma per un cliente più esperto non basterà solo modificare l’inclinazione, ma servirà anche poter moderare altezza e rotazione.
I prodotti
Per finire, un’ultima raccomandazione. Constatate sempre la qualità del prodotto. Non affidatevi a marchi sconosciuti o poco esperti del settore. Spesso riporre fiducia nelle più grandi firme dell’HI-tech, spendendo qualcosa in più, significa investire in un prodotto non solo maggiormente resistente, ma assolutamente garantito.