Monitor per PC professionali, quale comprare, i migliori del 2024, prezzi

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I monitor per PC professionali non sono schermi qualsiasi. Sono progettati per l’uso lavorativo, pertanto hanno caratteristiche avanzate per non danneggiare la salute. La qualità deve essere eccellente, perché chi trascorre tante ore di fronte a un terminale rischia problemi alla vista. Un monitor di qualità scadente non è certamente indicato a chi lo usa per molte ore, figuriamoci i monitor per PC professionali che devono avere il massimo comfort per chi ci lavora. Questi articoli hanno un costo piuttosto elevato, ma quest’anno si trovano ottime occasioni che coniugano prezzo e qualità in maniera soddisfacente. Quale scegliere? Quanto costano? Tutti quesiti ai quali risponderemo nei prossimi paragrafi. Verranno date anche alcune indicazioni sul significato dei termini che usano i produttori per indicare le caratteristiche dell’apparecchio.

Caratteristiche basilari dei monitor per PC professionali

Per andare a colpo sicuro e scegliere tra i migliori monitor per PC professionali di quest’anno, è bene avere un’infarinatura generale dell’argomento.

I pannelli principali dei monitor sono tre:

  • TN (Twisted Nematic)
  • VA (Vertical Allignment)
  • IPS (In Plane Switching)

I pannelli TN sono economici ed hanno un alto refresh rate, altro parametro fondamentale per valutare un monitor di cui parleremo più avanti. I pannelli IPS hanno una visione migliore e più nitida da angolazioni diverse. Infine, gli schermi di tipo VA hanno una profondità di colore maggiore.

Il refresh rate è la frequenza di aggiornamento del monitor e quella di uso comune è di 60 Hertz. Più è alta migliore sarà la visuale, perché è il numero di volte che viene completamente aggiornata l’immagine sullo schermo in un secondo.

60 Hz significa che in un secondo l’immagine viene riformata 60 volte.

Questo significa che un alto refresh rate renderà l’immagine più fluida e ciò è importante per gli amanti di film e videogiochi. Chi fa lavori di ufficio non ha necessità di un refresh rate particolarmente elevato rispetto agli amanti del gaming o i lavoratori del settore video.

Per loro ci vogliono almeno 144 Hz, ma quest’anno i produttori hanno immesso sul mercato anche articoli da 180 Hz e 240 Hz.

Bisogna tenere presente che la qualità del monitor è direttamente collegata alla qualità della scheda video. I professionisti del video editing non devono badare a spese e scegliere uno schermo con refresh rate molto alto e dimensione di almeno di 24 pollici.

La scheda video

Come abbiamo scritto poco fa, la qualità della scheda video è fondamentale per la resa cromatica del monitor.

Esistono due tecnologie principali di schede video:

  • FreeSync
  • G-Sync

La scheda video deve essere sincronizzata con la frequenza del monitor di cui abbiamo parlato prima (refresh rate). Per risolvere il problema di un accavallamento di fotogrammi sul monitor o di immagini viste a metà, sono state introdotte due tecnologie.

La prima che è stata inventata in passato ed è ancora implementata in molti monitor è V-Sync. Il termine significa sincronizzazione verticale e limita la scheda video a generare un numero di frame non superiore a quelli supportati dal monitor.

Se ad esempio quest’ultimo ha un refresh rate di 60 Hz, la scheda video gli invierà solamente 60 fotogrammi al secondo, anche se teoricamente potrebbe mandarne di più. Per non creare fastidi alla visione, la tecnologia V-Sync si ferma prima di processare altri frame.

Con il passare del tempo e con i monitor per PC professionali prodotti quest’anno, questa tecnologia è stata superata. Il problema erano dei ritardi nella visione degli schermi, dunque si è rivelata inadatta agli amanti dei videogiochi e soprattutto ai professionisti dell’immagine.

Le ultime tecnologie delle moderne schede video si chiamano AMD FreeSync e Nvidia G-Sync, dal nome dei produttori.

Tecnologie delle moderne schede video

I monitor per PC professionali devono essere collegati a computer di un certo livello. La scheda video deve essere delle migliori, ma come sceglierla? Spieghiamo quali sono le tecnologie più usate ultimamente.

Nvidia ha sviluppato G-Sync, un tipo di sincronizzazione adattiva tra monitor e scheda video. Il modulo è implementato direttamente nel monitor, il quale decide come sincronizzare la frequenza di aggiornamento in maniera ottimale.

In gergo tecnico lo screen tearing è un fastidioso effetto che si genera sullo schermo quando la frequenza di aggiornamento del monitor è diversa da quella della scheda video. Con la tecnologia G-Sync il problema del refresh rate è stato superato, dunque un monitor e una scheda video compatibili sono sicuramente di alta qualità.

Altri monitor per PC professionali piuttosto che questa tecnologia di tipo hardware ne usano un’altra di tipo software.

AMD ha sviluppato FreeSync, un modo di gestire lo schermo tramite i driver della scheda video e il firmware del monitor. Anche questa tecnologia si basa su un refresh rate adattabile, il che significa che non ci sarà neanche l’odioso Effetto Ghosting.

Questo problema si verifica quando un frame si sovrappone all’altro e crea una specie di sdoppiamento dell’immagine. AMD FreeSync implementa standard aperti per i monitor che supportano una frequenza di aggiornamento dinamica.

Per funzionare necessita di un collegamento DisplayPort dotato di specifica Adaptive Sync. Anche in questo caso occorrono schede video e monitor compatibili. La tecnologia FreeSync è più economica rispetto a G-Sync e i monitor per PC professionali di massima qualità usano G-Sync con un computer dotato di scheda video Nvidia compatibile.

Nel 2019 Nvidia ha sviluppato dei driver per rendere compatibili i monitor FreeSync con tecnologia G-Sync. Anche altre aziende hanno reso possibile la compatibilità tra le due tecnologie e, se il computer è dotato di scheda video Nvidia G-Sync di ultima generazione, si potranno installare driver adatti per poterla usare con monitor per PC professionali FreeSync.

Ogni monitor ha indicato nelle proprie caratteristiche la tecnologia usata. Tra le aziende che hanno prodotto i migliori articoli quest’anno spiccano Asus, Samsung, Benq, LG e HP.

I migliori monitor professionali per ambienti interni

I monitor per PC professionali da scrivania devono avere una dimensione adeguata ad una visione comoda. Inutile andare oltre i 24 pollici e, se l’ambiente è particolarmente ristretto, si può anche scendere al di sotto dei 22 pollici.

La distanza dal monitor per chi lavora in un ufficio non deve essere inferiore a 50 cm ed è opportuno e obbligatorio per legge, fare una pausa di un quarto d’ora ogni due ore di attività.

Se il monitor non è di alta qualità, dopo poco si avvertirà mal di testa e nausea, e con l’andare del tempo la vista subirà sicuramente dei danni. Raramente negli ambienti lavorativi non ci sono monitor per PC professionali, ma solamente prodotti di alto livello.

Vi sono norme ben specifiche che obbligano i datori di lavoro a munire i propri dipendenti di monitor per PC professionali di ultimissima generazione e qualità eccelsa. Gli schermi professionali possono essere di diversi tipi a seconda dell’utilizzo.

Quelli da 22-24 pollici sono ideali per gli uffici ed hanno tecnologia Full HD. Si trovano anche nei negozi, nei centri commerciali e negli alberghi e sono progettati per offrire una visibilità ottimale anche da lontano.

La gamma presentata da Panasonic quest’anno comprende una serie di display professionali a consumo energetico ridotto. I pannelli sono retro illuminati da led intelligenti che si adattano all’illuminazione esterna.

La serie di monitor per interni firmata da Panasonic uscita quest’anno comprende anche dimensioni ben maggiori che arrivano fino a 55 pollici.

I monitor per PC professionali da 49 pollici hanno schermi IPS con illuminazione di 700 cd/m² e sono progettati per funzionare 24 ore su 24 sette giorni su sette. Sono adatti ad ambienti professionali, sale riunioni, locali pubblici, aeroporti, alberghi e costano più di 5.000 euro.

Monitor per ufficio

Quest’anno Samsung ha realizzato una linea di monitor per PC professionali adatti all’uso in ufficio. Hanno certificazione Energy Star e la modalità eye-saver, un sistema per salvaguardare la vista dopo molte ore di utilizzo.

In un ufficio il refresh rate ottimale è di 60-75 Hertz, la dimensione da 21,5 o 22 pollici e la risoluzione di 1920 x 1080 pixel.

A seconda dell’ambiente, è comodo anche l’attacco VESA per posizionare il monitor alla parete, magari in occasione di riunioni o se è utilizzato da diversi dipendenti. Un tempo di risposta più che sufficiente per un uso del genere è di 5 ms ed un monitor simile ha anche un prezzo economico, perché si trova a poco più di 100 euro.

Chi lavora nell’ambito della grafica o del video editing ha bisogno di un monitor con un tempo di risposta inferiore. Ricordiamo che il tempo di risposta è la velocità con la quale lo schermo passa da una scala di grigi a un’altra, in poche parole la velocità con la quale l’immagine cambia.

Un tempo di risposta basso è fondamentale per i monitor per PC professionali per l’editing video e per chi ama i videogiochi, dove la velocità è tutto.

Asus quest’anno ha prodotto un ottimo schermo da 23 pollici con un tempo di risposta di 1 ms, 1920 x 1080 pixel, Full HD e parecchie porte d’ingresso, il che non fa mai male. Il prezzo sale a circa 300 euro, ma si può star certi che con 1 ms di tempo di risposta la vista non si affaticherà neanche dopo ore e ore davanti ai video.

Monitor curvi

Negli ultimi anni si sono fatti largo nell’ambito dei monitor per PC professionali quelli curvi. Sono un’ottima soluzione per chi trascorre molte ore davanti al computer per motivi di lavoro, dal momento che hanno una visuale più avvolgente e affaticano di meno occhi e collo.

Un monitor per PC piatto costringe a continui spostamenti degli occhi e anche micro movimenti del collo per vedere ogni angolo dello schermo. A lungo andare questo crea stanchezza, dolori e mal di testa. Anche quando il monitor è di qualità elevatissima, questi movimenti continui alla lunga provocano danni della salute.

I monitor per PC professionali curvi offrono un maggior comfort visivo perché hanno un design ergonomico progettato per adattarsi alla curva dell’occhio.

Il pannello è estremamente sottile e di solito la base è regolabile, in modo da usare l’altezza migliore, che dovrebbe essere centrata in base ai propri occhi. I più evoluti hanno la possibilità di lavorare contemporaneamente su due finestre ed avere in pratica due monitor sullo stesso schermo.

Samsung è specializzata in monitor per PC professionali curvi da 24 pollici, ma anche altre aziende hanno prodotti eccellenti. Acer quest’anno propone monitor da 27 pollici Full HD con tempo di risposta di 4 ms ad un prezzo medio di 250 euro.

Per chi si occupa di grafica e video, i monitor per PC professionali devono avere tempo di risposta massimo di 4 ms, ma ne esistono anche da 1 ms.

MSI vende un Full HD curvo da 24 pollici con contrasto 3000:1, frequenza di aggiornamento di 144 Hz, luminosità di 250 cd/m², tempo di risposta di 1 ms. È un prodotto eccellente che ha perfino la tecnologia Wi-Fi e costa circa 300 euro.

Monitor touch screen

Nell’ambito dei monitor per PC professionali sono molto usati i touch screen. Si tratta di schermi estremamente comodi soprattutto in ambienti grandi, ma non solo. Gli articoli più economici costano circa 200 euro come quelli firmati Asus da 15,6 pollici.

Hanno contrasto 1000:1, luminosità 250 cd/m², risoluzione 1366 x 768 e tempo di risposta di 10 ms.

I monitor touch screen sono usati soprattutto come lavagne interattive e quest’anno ne sono uscite di ottima qualità. Sono monitor per PC professionali ottimi durante le riunioni aziendali, che ormai hanno soppiantato da tempo le vecchie lavagne a pennarello e perfino i proiettori.

Le lavagne interattive di solito hanno almeno 65 pollici di ampiezza e i prezzi partono da 5.000-6.000 euro. Sharp ha immesso sul mercato uno dei migliori in monitor per PC professionali da 65 pollici touch screen.

Ha risoluzione 1920 × 1080, tempo di risposta di 6 ms, contrasto 5000:1, 4 ingressi HDMI e luminosità 350 cd/m². Una lavagna interattiva da 85 pollici Samsung costa circa 12.000 euro, mentre un tavolo monitor Touchmedia da 75 pollici poco meno di 7.000 euro.

Monitor per ambienti aperti

Tra i monitor per PC professionali si annoverano anche quelli che devono stare all’aperto. Di solito sono curvi o piatti ed hanno dimensioni adatte all’ambiente nel quale devono essere collocati.

Sono usati a scopi illustrativi o pubblicitari ed hanno una qualità massima per durare a lungo ininterrottamente.

I prezzi di questi articoli sono variabili in base alla dimensione, al tempo di risposta e alla qualità. Vengono chiamati anche televisori esterni e chi non vuole spendere troppo per quelli impermeabili, che costano decine di migliaia di euro, può optare per una protezione LCD Enclosure. Sono armadi protettivi dalle intemperie atmosferiche, ma anche dai furti, qualora i monitor per PC professionali siano collocati all’esterno giorno e notte.

Ex tecnico hardware e software con studi di ingegneria informatica alle spalle, mi dedico da tempo alla scrittura on-line e sono in procinto di iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti. Ho qualche anno di esperienza in diversi settori, ma l’informatica è quello che preferisco perché lo conosco sin dalla nascita dei PC negli anni ’80. Mi piace seguire l’evolversi di invenzioni e nuove tecnologie e tenermi aggiornato sull’uscita di nuovi prodotti sul mercato.

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