- 1 La tecnologia LCD e le sue derivate
- 2 Come scegliere il monitor giusto
- 3 I prezzi
- 4 Migliori monitor LED di Novembre 2024
- 5 Migliori monitor LCD di Novembre 2024
Nel vasto mare, sempre in movimento, che è il mondo della tecnologia, delle volte diventa difficile orientarsi. Anche comprare un monitor può diventare un’impresa: meglio la tecnologia led o lcd? Schermo piatto o curvo? Quanto è importante il refresh rate? E il tempo di risposta? Come posso comprare un monitor che risponda alle mie esigenze senza spendere una fortuna? Quest’articolo proverà a chiarirvi un po’ le idee a riguardo, cercando di spiegare brevemente le differenze trai vari schermi e le caratteristiche da tenere d’occhio. Cominciamo parlando dei vari tipi.
La tecnologia LCD e le sue derivate
Dopo il superamento del vecchio tubo catodico la tecnologia dominante per quanto riguarda i monitor è diventata quella LCD (Liquid Crystal Display). Questa consiste in una sostanza liquida, chiusa tra due strati di vetro con diversi contatti elettrici. A seconda dell’intensità della corrente, il liquido assumerà un colore rispetto ad un altro. A questo si aggiunge un pannello luminoso, la “retroilluminazione”, grazie al quale i colori diventano visibili ai nostri occhi. Ciò che differenza un monitor dall’altro è proprio questa fonte d’illuminazione. Esistono diversi tipi:
- LCD CCFL (cold-cathode fluorescent lamp), la prima versione dello schermo a cristalli liquidi. Utilizza una lampada come fonte di luce;
- LED, versione migliorata della tecnologia a cristalli liquidi, invece di una normale lampada utilizza illuminazione a LED. Meno ingombrante, miglior contrasto e illuminazione;
- TN (twisted nematic), la tecnologia più comune e collaudata. Costi relativamente contenuti, buone prestazioni;
- VA (vertical alignment), molto simile al TN ma con un’importante differenza: la gestione dei neri. Questo pannello spegne l’illuminazione per rappresentare il nero, assicurandone una qualità maggiore.
- IPS (in-plane switching), evoluzione dei pannelli TN. Hanno un ottimo “angolo di visione”, ovvero capacità di mantenere alta qualità dell’immagine da qualsiasi posizione si guardi. Ottima riproduzione dei colori.
Oltre a quelle appena menzionate, abbiamo anche altre nuove tecnologie: OLED (organ light emitting diode) e QLED (quantum dot led) che offrono una qualità d’immagine superiore e colori più nitidi, il tutto con un minore utilizzo di spazio. L’unica pecca, almeno al momento, è il costo un po’ alto.
Come scegliere il monitor giusto
Quali devono essere i parametri e i criteri guida durante l’acquisto di un monitor? Per primissima cosa dobbiamo avere bene in mente l’utilizzo che ne faremo. Può sembrare un’ovvietà ma è uno dei primi aspetti da controllare. Se cerchiamo un monitor per il gaming, ad esempio, dovremmo controllare parametri come frequenza di aggiornamento e tempo di risposta, se lavoriamo molto con fotografie e video la nitidezza dei colori diventa più importante, se cerchiamo un monitor per vedere film in alta definizione allora dobbiamo concentrarci su risoluzione e dimensione. Cerchiamo di analizzare le varie caratteristiche una alla volta.
Risoluzione: la risoluzione indica il numero di pixel che lo schermo può utilizzare per comporre le immagini, più è alto il numero di pixel, più l’immagine sarà nitida e dettagliata. I video ad alta definizione, ad esempio, partono da una risoluzione di 1920×1080 pixel, seguiti dai monitor 2K (2560×1440) e dai 4k o ultra HD (3840×2160). Con l’aumentare della risoluzione diventerà più “faticoso” il lavoro della nostra scheda grafica. Se si ha in mente di acquistare un monitor 4k e di utilizzarlo per il gaming o per programmi grafici e di design ad alto consumo è meglio assicurarsi di avere una buona scheda grafica.
Tempo di risposta e refresh rate: tre aspetti che riguardano il comportamento dei pixel sullo schermo. Il tempo di risposta indica il tempo che impiega (in millisecondi) un pixel a cambiare il suo stato sullo schermo. Minore sarà il tempo, maggiora sarà la fluidità dell’immagine. Il refresh rate invece indica la frequenza di aggiornamento del monitor ovvero il numero di volte che l’immagine viene ridisegnata per ogni secondo. Ad un refresh rate maggiore corrisponderà una maggiore scorrevolezza dell’immagini in movimento. Caratteristica particolarmente importante per i gamer.
HDR: sta per high dynamic range e indica la capacità di gestire una più ampia gamma di colori. L’effetto dell’HDR si nota sopratutto nei giochi di luce e di ombre, nettamente superiori rispetto agli schermi SDR (standard dynamc range).
Profondità di colore: misurata in bit. Indica, per farla molto semplice, la gamma di colori riproducibili dal vostro monitor. Ad un maggior numero di bit corrisponderà, quindi, uno spettro più ampio di colori. Aspetto particolarmente caro agli appassionati di fotografia.
I prezzi
Veniamo ai prezzi. A seconda delle vostre esigenze la spesa può essere più o meno impegnativa. Per un buon monitor di base, ad esempio, ci aggiriamo intorno ai 120-150 €. A questo prezzo possiamo trovare monitor full hd 24 pollici, 60 Hz e con tempo di risposta di 5 ms. Un video consigliato per chi non ha particolari esigenze. Per un qualcosa di più adatto ai videogiocatori invece saliamo a 240-260 € : frequenza di aggiornamento 144 Hz, tempo di risposta 1 ms, 24 pollici e full hd.
I prezzi insomma sono molto variabili, si parte dai 100 € fino ad arrivare ai 2000 € per i monitor di ultimissima generazione.
Per chiudere torno a ribadire l’importanza di avere bene in mente le proprie esigenze, onde evitare spese eccessive. Una volta chiarito questo, la scelta del monitor risulterà più facile!